Sono i primi a entrare in scena, pronti per la prossima stagione dichiarativa. Ecco l’elenco delle novità e degli aggiornamenti alle ultime novità normative
Motori accesi per la modulistica dell’Agenzia delle entrate che, dopo le bozze di 730 e 770, presenta oggi, 15 gennaio 2025, questa volta in versione definitiva, i modelli Iva (ordinario e base) e Cu (ordinario e sintetico) 2025. Dovranno essere utilizzati, rispettivamente da contribuenti Iva e sostituti d’imposta, per le dichiarazioni relative al periodo d’imposta 2024. Sono stati approvati con due distinti provvedimenti firmati del direttore dell’Agenzia delle entrate
Certificazione unica, spazio al “bonus Natale”
Le Cu, in via generale, devono essere presentate dai sostituti d’imposta entro il 16 marzo dell’anno successivo a quello di riferimento, per attestare i redditi di lavoro dipendente equiparati e assimilati, di lavoro autonomo, provvigioni e redditi diversi, i contributi previdenziali e assistenziali, e i corrispettivi derivanti dai contratti di locazioni brevi, le ritenute e le detrazioni effettuate. Possono aspettare invece il 31 ottobre (termine di presentazione della dichiarazione dei sostituti d’imposta modello 770) i modelli contenenti esclusivamente redditi esenti o non dichiarabili tramite la dichiarazione precompilata.
Tuttavia, la Certificazione unica 2025 – approvata oggi insieme alle relative specifiche tecniche di trasmissione – in armonia con l’evoluzione della disciplina, è ricca di novità e tra queste spicca la scadenza per la trasmissione dei dati sui redditi di lavoro autonomo derivanti dall’esercizio di arte o professione abituale, che da quest’anno dovrà avvenire entro il 31 marzo dell’anno successivo a quello in cui le somme e i valori sono stati corrisposti.
Entrando più nel dettaglio del modello, da segnalare che, in seguito alle modifiche della disciplina e all’accordo contro le doppie imposizioni con la Svizzera, secondo cui il reddito da lavoro dipendente percepito dai frontalieri è imponibile nello Stato in cui è prestata l’attività lavorativa tramite ritenuta alla fonte dell’80% di quanto dovuto ai fini Irpef e imposte locali, è implementato il numero delle informazioni richieste riguardo ai percipienti esteri.
Continuando il raffronto con la Cu 2024, risalta poi che le novità introdotte in materia di lavoro classificabile come sportivo hanno comportato un taglio delle codifiche rispetto alla Certificazione unica dello scorso anno.
E ancora, il modello 2025 ha accolto, con una nuova sezione, il “bonus Natale”. Si tratta dell’indennità una tantum di 100 euro destinato, a determinate condizioni, ai lavoratori dipendenti con un reddito complessivo non superiore a 28mila euro (articolo 2-bis, Dl n. 113/2024, e articolo 2, Dl 14 novembre 2024, n. 167/2024). Il contributo non concorre alla formazione dell’imponibile Irpef.
Sempre in tema di agevolazioni, al passo con le modifiche al regime agevolativo per i lavoratori impatriati dal 2024 (articolo 5, Dlgs n. 209/2023), è stato necessario fare spazio a nuovi codici.
Nuovi anche i campi da 671 a 673, sono dedicati all’imposta sostitutiva del 15% sui compensi erogati al personale sanitario per le prestazioni aggiuntive finalizzate al taglio dei tempi delle liste d’attesa (articolo 7, commi 1 e 2 del Dl n. 73/2024).
Altra new entry è la sezione (campi da 791 a 805) riservata ai dati dei beneficiari dell’Assegno universale riconosciuto dall’Inps, utilizzati ai fini della dichiarazione dei redditi precompilata.
Continuando a scandagliare il modello in cerca di novità, impattiamo nel campo 479, che accoglie il trattamento integrativo speciale detassato, erogato ai lavoratori del settore turistico, ricettivo e termale, pari al 15% delle retribuzioni lorde corrisposte in relazione al lavoro notturno e alle prestazioni di lavoro straordinario rese dal 1° gennaio al 30 giugno 2024.
La Certificazione unica ha dovuto poi recepire, per il periodo d’imposta 2024, la deroga alla tassazione ordinaria prevista dal Tuir (articolo 51, comma 3), che porta a 1.000 euro il limite di esenzione dei fringe benefit (articolo 1, comma 16 della legge n. 213 del 2023), limite elevato a 2mila euro per i lavoratori dipendenti con figli fiscalmente a carico. Le somme in questione trovano posto nei punti 474 e 475. Le stesse informazioni di dettaglio sono state previste anche nella sezione relativa ai premi di risultato, nei campi 580, 581, 600 e 601.
Da quest’anno, infine, fa il suo ingresso nella Cu il Codice identificativo nazionale – Cin, relativo alle locazioni brevi.
Modello Iva, campi ad hoc per volontariato e giovani agricoltori
Anche la dichiarazione Iva ha dovuto fare i conti con le modifiche normative. Come di consueto, con unico provvedimento sono stati approvati i modelli Iva e Iva Base 2025 (semplificato rispetto all’ordinario e riservato ad alcune categorie di contribuenti Iva) insieme alle relative istruzioni.
Tra le modifiche introdotte rispetto al modello 2024, Iva 2025 rinomina il Quadro VM per fare spazio ai versamenti relativi alle immatricolazioni delle auto provenienti da San Marino e Città del Vaticano, effettuati utilizzando il modello F24 elementi identificativi, come disposto dalla legge di bilancio 2024.
Rivisitato anche il Quadro VO. Nella sezione 1 è stato introdotto il rigo VO18 riservato alle organizzazioni di volontariato e alle associazioni di promozione sociale che hanno optato per l’applicazione del regime forfetario. Nella sezione 2, è stato introdotto, invece, il rigo VO27 riservato alle imprese giovanili in agricoltura che optano per l’applicazione del regime fiscale previsto dall’articolo 4, comma 1, della legge n. 36/ 2024.
Aggiornato, infine, il quadro VW, con l’arrivo del campo 2 per consentire l’indicazione dei crediti ritrasferiti alla controllante dalle società del gruppo che non rientrano più nella disciplina delle società di comodo
Le dichiarazioni Iva annuali dovranno essere presentate all’Agenzia delle entrate, esclusivamente per via telematica, nel periodo compreso tra il 1° febbraio e il 30 aprile 2025.
Fonte FiscoOggi.it